Le reti ed i comitati ambientalisti campani riunitisi questa sera presso la sede dell'Associazione Mani Tese a Piazza Cavour accogliendo l'invito all'unione di padre Alex Zanotelli si sono accordati su un piano di azione comune contro il Piano Regionale dei Rifiuti della regione Campania. Il piano è inaccettabile in molteplici aspetti e prevede la costruzione di tre inceneritori, più un gassificatore a Capua, più uno per Giugliano per la combustione delle ecoballe. Il piano contrasta le direttive europee per una riduzione dei rifiuti alla fonte e il loro maggior riutilizzo e riciclo. La percentuale di rifiuti differenziati prevista dal piano è solo del 50%, quando dovrebbe essere al meno del 65%. Tutto questo quando gli inceneritori esistenti in Europa non hanno rifiuti da bruciare e quindi non riescono ad ammortizzare correttamente l'investimento sostenuto per costruirlo.
E' questo il caso dell'inceneritore di Rotterdam, dove stanno confluendo attualmente i rifiuti napoletani. Se si riflette sul fatto che l'inceneritore di Acerra è il secondo più grande d'Italia dopo Brescia e che con l'incremento previsto della raccolta differenziata e della pratica del compostaggio i rifiuti campani dovrebbero ridursi sostanzialmente, non si capisce bene quello che si dovrebbe bruciare in questi inceneritori, forse i rifiuti speciali e tossici provenienti da altre regioni? Le reti, i comitati e le associazioni ambientaliste lotteranno insieme e cercheranno di coinvolgere i mezzi di comunicazione per diffondere il loro messaggio alla maggior parte della popolazione.
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