sabato 19 gennaio 2013

L'inceneritore di Acerra

Sto correndo da stamattina e non sono ancora riuscita a raccontare la giornata di oggi. Continuando con il nostro programma di visite agli impianti di trattamento di rifiuti in Campania abbiamo visitato l'inceneritore di Acerra.

Dal 2011,in questo impianto si organizzano tour informativi i cui beneficiari sono state le Associazioni che operano in territorio campano. In questi giorni è cominciato un piano di visite informative per le scuole.
Prima della visita all'impianto, che non abbiamo potuto fotografare internamente, abbiamo assistito ad una presentazione dell'azienda.

L'inceneritore di Acerra, operativo dal 2009, ma concepito 15 anni fa e quindi con una tecnologia un po' vecchiotta,godrà ancora per due anni dei benefici dei CIP 6 che attualmente non si danno più agli inceneritori, dato che non producono energia verde. Il punto di vista della presentazione è che l'inceneritore è una buona soluzione perchè in contrapposizione con la discarica che è ancora più nociva. Il problema è che la differenziazione spinta, il compostaggio ed il recupero dei rifiuti riducono i rifiuti alla base e quindi le quantità da trattare diminuiscono e non si creano emergenze, ma per ottenere questo risultato è necessaria una corretta educazione ambientale e la creazione di impianti per accogliere e trasformare i rifiuti. Anche i tecnici dell'A2A, le ditta che gestisce l'inceneritore, hanno concordato che negli ultimi anni la regione ha fatto passi da gigante nella differenziazione dei rifiuti. Per loro però la percentuale massima di differenziazione da raggiungere è il 50% / 60%, dato che con livelli più alti probabilmente non riceverebbero plastica a sufficienza per essere efficienti. Con una raccolta di umido adeguata e compostata, si ridurrebbe la quantità di rifiuti che va all'inceneritore di un 20%.
L'inceneritore di Acerra è l'unico impianto gestito dall'A2A, che è di proprietà della regione Campania, che è stata costretta ad acquistarlo,utilizzando fondi da destinare allo sviluppo della regione, da un decreto governativo, emanato dal governo Monti per onorare accordi presi dai precedenti governi con Impregilo, che ha costruito l'inceneritore.
Da notare come Impregilo, proprietà del gruppo Caltagirone, sia anche proprietaria del quotidiano il Mattino di Napoli, che sta orchestrando una campagna mediatica a favore della costruzione di un secondo inceneritore.
L'inceneritore, produce in una zona separata, l'energia necessaria al suo funzionamento, e successivamente in un'altra zona, l'energia da vendere sul mercato al miglior offerente. L'impianto che non si ferma mai normalmente, anche se ci sono manutenzioni ordinarie delle linee costantemente, si arresterà quest'anno per la prima volta per la manutenzione alla turbina, che durerà per due settimane a partire dal 22 febbraio.
Il grigiore della giornata e l'umidità del luogo non si sono stemperate nella cordialità, la visita mi ha lasciato il freddo nel cuore pensando che quest'impianto funziona, che
tante persone pensano che questa sia l'unica soluzione per una gestione efficiente dei rifiuti senza soffermarsi negli effetti nocivi per la salute e per gli usi non consoni che si fanno dei residui dell'incenerimento.
Differenziamo, ricicliamo, compostiamo, rendiamo inutile il funzionamento di quest'impianto e ricicliamolo anch'esso....









2 commenti:

  1. anche a brescia A2A foraggiava a destra e manca anche gruppi ambientalisti per garantirsi un consenso.. Si può fare a meno di bruciare e cmq per quello che serve necessariamente bastava al massimo un decimo della capacità realizzata ad acerra.

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  2. Si è una vergogna, purtroppo abbiamo avuto dei governi, che coerentemente l'uno dietro l'altro senza importare il colore politico hanno preferito la generazione di energia sporca dal rifiuto al riciclo, ecologico e che impiega più persone.... dobbiamo difenderci e prendere coscienza..

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