domenica 16 ottobre 2011

Il riciclo come vocazione, verso rifiuti zero 1




La mentalità riciclatrice può essere una vocazione dalla nascita. Si accumulano piccole cose inutili, non si ama buttar via niente, ergo si ha un bisogno incredibile di grandi spazi. Per poter sopravvivere bisogna per forza contenere i nuovi acquisti, comprare qualcosa quando se ne ha veramente bisogno, e questo si può applicare a tutti gli aspetti della vita quotidiana, abbigliamento, cibo e riutilizzare quello che si possiede in un modo differente da quello iniziale più adatto ai nostri bisogni.Se si ha bisogno di fiori in casa si usano i cartoni delle uova.....

Il fatto che esistano riciclatori nati non limita l'accesso  alla trasformazione ed al recupero e riciclo di persone di buona volontà che vogliano restituire nuova vita ai loro oggetti anch'esse, perchè stufe dell'accumulo di rifiuti e di tutti gli sprechi e gli eccessi delle loro vite. 

Il problema non è come lo faremo, ma con chi lo faremo, perchè per farlo avremo bisogno della collaborazione delle persone che ci sono intorno, parenti, amici, che verranno fatti partecipare alla nostra crociata antirifiuto e che forse non sono ancora pronti a condividerla. Perchè la condivisione e l'informazione sono una base importantissima per riuscire a ridurre i nostri rifiuti . Per esempio sappiamo tutti che compostando il nostro umido sul balcone di casa lo possiamo ridurre al 10 % del suo volume?
Che cosa faranno i vostri figli e vostro marito al vedere che la vostra casa si è trasformata in un deposito di cartoni di latte vuoti e puliti, di lattine e di bottiglie di plastica di tutti i colori pronti ad essere riutilizzati e trasformati.
Se per colmo dei colmi la volenterosa riciclatrice non ha troppo amore per l'ordine la situazione può diventare molto difficile.
Quindi pazienza , sangue freddo e tanti contenitori per la raccolta differenziata, carini e multicolori che aiutino a ricordare alla nostra famiglia dove si mette che cosa. Non diciamo più si butta, perchè ormai dalla casa esce solo l'indifferenziato, una bustina ogni cinque giorni.
Gli amici, i vicini non ne parliamo, fanno finta di ammirarti, ma poi ti prendono in giro perchè li hai guardati male perchè hanno buttato le bottiglie di plastica nell'indifferenziato e ti evitano per poter buttare tranquillamente quello che andrebbe da una parte in un'altra. La sera sotto casa vedi che nessun altro vicino segue la tua strategia vincente, perchè i sacchetti della spazzatura, con dentro di tutto di più si accumulano senza timore, le cacche dei cani si moltiplicano, solo tu raccogli quella del tuo. L'importante è non abbattersi e continuare, perchè se tu vai avanti forse qualcuno ti seguirà e diventeranno molti e poi si spera che l'amministrazione comunale prima o poi qualche misura  concreta la prenderà, che comincerà finalmente la raccolta porta a porta in tutta la città e che fioccheranno le multe agli inadempienti .

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